Partita iva Onicotecnica da casa

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PREMESSAAttenzione, i dati elaborati, gli esempi numeri ed il codice ateco scelto è solo una SIMULAZIONE e non rappresenta la totalità dei casi, ogni consulenza deve essere dedicata e costruita sulla singola persona, pertanto non ci assumiamo responsabilità di alcun genere, ma il presente articolo ha lo scopo di illustrare e esplicare alcune informazioni.

Obbligo di Partita IVA

Partita iva Onicotecnica da casa

Se desideri lavorare come onicotecnica da casa, è necessario aprire una partita IVA per essere in regola con la normativa fiscale e commerciale. Anche se la tua attività si svolge in un ambiente domestico, essa è considerata un’attività professionale e richiede formalità burocratiche specifiche.

  • Attività Professionale: L’onicotecnica è classificata come un’attività artigianale e, pertanto, richiede l’apertura della partita IVA. Questo è valido sia che tu operi da un centro estetico che da casa.
  • Registrazione: Dovrai anche iscriverti al Registro delle Imprese e all’Albo degli Artigiani presso la Camera di Commercio, oltre a registrarti alla gestione artigiani dell’INPS per i contributi previdenziali.

Codice ATECO per Partita IVA Onicotecnica da casa

Per avviare un’attività di onicotecnica da casa, è fondamentale identificare il Codice ATECO corretto. Il codice che meglio rappresenta i servizi di manicure e pedicure è il 96.09.03. Questo codice è specifico per le attività legate alla ricostruzione delle unghie e ai servizi di bellezza, ed è essenziale per la registrazione della propria Partita IVA

Costi e Spese con CODICE ATECO Partita IVA Onicotecnica da casa

Avviare un’attività di onicotecnica comporta diversi costi e spese. È importante considerare:

  • Costi fissi: Questi includono i contributi previdenziali INPS, che per il 2023 ammontano a circa 4.427,04€ annui, suddivisi in quattro rate trimestrali. Questo importo è dovuto indipendentemente dal fatturato.
  • Costi variabili: Riguardano le spese per materiali (gel, smalti, attrezzature) e possono variare a seconda del volume d’affari e della clientela.
  • Spese burocratiche: Include l’iscrizione alla Camera di Commercio e altre pratiche necessarie come la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

Esempio di Costi con Fatturato Ipotetico – Codice ATECO Partita IVA Onicotecnica da casa

Facciamo un esempio pratico considerando un fatturato ipotetico. Supponiamo che un’onicotecnica incassi 15.000€ in un anno:

  • Incasso totale: 15.000€
  • Coefficiente di redditività: 67% (per il codice ATECO 96.09.03)
  • Imponibile lordo: 15.000×0.67=10.050€
  • Contributi previdenziali pagati l’anno precedente: 3.906€
  • Imponibile su cui calcolare le tasse: 10.050−3.906=6.144€
  • Tasse da pagare (aliquota al 5%): 6.144×0.05=307

In questo scenario, i contributi fissi annuali rimangono a circa 4.427,04€, indipendentemente dal reddito

Situazione INPS per Partita IVA Onicotecnica da casa

L’attività di onicotecnica rientra nella categoria degli artigiani, pertanto è obbligatoria l’iscrizione alla Gestione Artigiani dell’INPS. Questa gestione prevede il pagamento di contributi sia fissi che variabili:

  • Contributi fissi: Circa 4.427,04€ annui, suddivisi in rate trimestrali.
  • Contributi variabili: Si applicano solo sul reddito eccedente la soglia minima di circa 18.415€, con un’aliquota del 24%

Essere iscritti all’INPS è cruciale per garantire una copertura previdenziale adeguata e per poter accedere a eventuali benefici futuri, come la pensione. In conclusione, avviare un’attività di onicotecnica da casa richiede attenzione ai dettagli fiscali e burocratici, ma offre anche opportunità significative nel settore della bellezza e del benessere.

Considerazioni Finali

In sintesi, per esercitare l’attività di onicotecnica da casa in modo legale, è indispensabile aprire una partita IVA e seguire le procedure burocratiche necessarie. È consigliabile consultare un commercialista per assicurarti di rispettare tutte le normative e scegliere il regime fiscale più adatto alla tua situazione.

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