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Partita IVA Dropshipping: Guida Completa, Costi e Tassazione
Partiamo subito dalla prima domanda che TUTTI ma dico tutti si stanno ponendo… la partita iva è obbligatoria?
Certamente, per operare nel dropshipping è imprescindibile avviare una partita IVA. Ma cerchiamo di fare chiarezza.
Di norma, l’esercizio di un’attività economica richiede l’apertura della partita IVA, fatta eccezione per alcuni casi come i temporary shop, ossia negozi che operano per un periodo limitato con l’intento di promuovere un marchio.
La determinante in questo contesto non è tanto il famoso limite dei 5000 Euro, bensì la natura continua e abituale dell’attività. Ciò non dipende dall’ammontare del fatturato annuale, ma dalla regolarità e professionalità con cui conduci l’attività.
I temporary shop sono attivi per un massimo di 30 giorni all’anno e quindi vengono considerati attività occasionali.
Diversamente, il Dropshipping è effettivamente un’attività economica svolta in modo professionale e continuativo poiché implica la vendita al dettaglio in collaborazione con un fornitore, il quale si occupa di immagazzinare e spedire la merce.
In sintesi: il tuo cliente effettua un ordine sul tuo sito e solo allora acquisti il prodotto dal fornitore, il quale si occupa della spedizione al cliente. In questo modo eviti di sostenere i costi di gestione del magazzino o di gestire l’inventario.
Quindi sei quasi convinto di aver trovato il prodotto da scalare sul mercato ma giustamente stai considerando di avviare un’attività di Dropshipping e ti chiedi quali siano i costi e la tassazione associata alla partita IVA, sei nel posto giusto. In questo articolo, esamineremo in dettaglio i costi e la tassazione che devi affrontare come imprenditore nel settore del dropshipping in Italia.
Codice ATECO e Attività Correlate
Per iniziare, è importante comprendere il codice associato al dropshipping, che è:
CODICE ATECO Dropshipping 47.91.10 – Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Questo codice comprende tutte le attività di vendita al dettaglio online, inclusa quella attraverso il modello di business del dropshipping.
Il dropshipping coinvolge la vendita di prodotti online senza la necessità di tenere un inventario fisico. I dropshippers si occupano principalmente di gestire il processo di vendita e coordinare la consegna dei prodotti direttamente dal fornitore al cliente finale, senza mai toccare fisicamente la merce.
Costi e Tassazione Dropshipping
Una delle prime considerazioni quando si avvia un’attività di dropshipping è la tassazione e i costi associati. Innanzitutto, come imprenditore, dovrai registrare una partita IVA e, in quanto tale, dovrai iscriverti alla Gestione Separata INPS.
Il coefficiente di redditività associato al CODICE ATECO per Dropshipping 47.91.10 è del 78%. Questo coefficiente viene applicato ai ricavi conseguiti per determinare il reddito imponibile su cui saranno calcolati sia l’imposta che i contributi previdenziali da versare.
Se svolgi l’attività di dropshipping in Partita IVA, dovrai pagare due tipi di contributi alla gestione commercianti INPS:
- fissi: pari a 4.515,43€ da pagare in 4 rate di pari importo indipendentemente dal tuo reddito imponibile
- variabili: calcolati applicando il 24,48% sull’importo del tuo imponibile netto che supera i 18.415€
Esempio di Costi e Tassazione
Per comprendere meglio i costi e la tassazione associati al dropshipping, consideriamo un esempio pratico.
Ad esempio, Antonio si occupa di dropshipping in regime forfettario ed ha incassato 30.000€:
- imponibile netto: 30.000€ x 78% = 23.400€
- contributi fissi: 4.515,43€
- contributi variabili: (23.400€ – 18.415€) x 24,48% = 1.220€
- contributi totali: 4.515,43€ + 1.220€ = 5.735,43€
- guadagno al netto dei contributi: 30.000€ – 5.735,43€= 24.264,57€
Considerazioni Finali
È importante notare che questo è solo un esempio e che i costi effettivi possono variare in base a diversi fattori, come il volume di vendite, le spese operative e la situazione fiscale personale.
Inoltre, ricorda che la rivalsa INPS del 4% può essere applicata alle tue fatture, ma è facoltativa e deve essere concordata con il cliente. Assicurati di inserire nella descrizione della fattura un’attività correlata al tuo codice ATECO per garantire la corretta classificazione fiscale per le tue attività di dropshipping.
Per una consulenza più dettagliata sulla tua situazione specifica, è consigliabile consultare un commercialista esperto nel settore del dropshipping.
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